mercoledì 16 dicembre 2009

Consulta Immigrati: la conferenza stampa


Questa mattina, in Municipio, l'assessora alle Politiche sociali Patrizia Trincanato ha presentato alla stampa i nuovi vertici della Consulta Immigrati, scelti in seno al gremio il 9 dicembre scorso, in occasione della prima seduta del rinnovato organo. La prima carica è stata riconfermata al presidente uscente Artan Mullaymeri (41 anni, albanese, a Bolzano dal 1995), mentre la nuova vice presidente è Rukshana Begun (26 anni, nata in Bangladesh, a Bolzano da quando ha 14 anni), già membro della precedente Consulta.
"Per il Comune di Bolzano la Consulta Immigrati è un organo molto importante, anche dal punto di vista pratico. Grazie alla collaborazione con la Consulta si possono affrontare meglio tutti i nodi che eventualmente possono presentarsi nella convivenza tra culture diverse e migliorare il processo di integrazione dei nostri concittadini immigrati che costituiscono un'opportunità e un arricchimento per la nostra città" ha dichiarato l'assessora passando quindi la parola ai due presidenti. Artan Mullaymeri ha dichiarato che è intenzione della Consulta fare tesoro dell'esperienza accumulata durante lo scorso mandato, ma di voler rafforzare ulteriormente il ruolo dell'organo consultivo nei quartieri e nel territorio. Soprattutto su tematiche quali scuola e istruzione, ruolo della donna, integrazione, ma anche religione, la Consulta intende concentrare il suo programma e promuovere il dialogo e l'interazione con l'amministrazione, le forse politiche e la società tutta. Il ruolo propositivo che la Consulta intende rafforzare è stato sottolineato anche dagli altri rappresentanti presenti alla conferenza stampa, il peruviano Pedro Gilberto Rincòn Campos e il marocchino Sekali Samir Zine. Alla conferenza stampa era presente anche la direttrice dell'ufficio pianificazione sociale Michela Trentini.

Informazioni:

La Consulta Immigrati è a disposizione di tutti i cittadini presso l'URP - Sportello del Cittadino (Backoffice), vicolo Gumer 7 (atrio del Comune), ogni mercoledì, dalle 12.30 alle 13.30.

Tel. 0471 997 595 FAX 0471 997 603
consulta.immigrati@comune.bolzano.it

Cordiali saluti

Presidente Consulta Immigrati V/Presidente Consulta Immigrati
Artan Mullaymeri Begum Rukshana

sabato 5 dicembre 2009

1 dicembre 2009. Circolare del Ministero dell’Interno sul “Divieto di segnalazione”.


E’ stata diramata oggi una Circolare datata 27 novembre 2009 (n. 12) in cui il Prefetto Morcone recepisce la richiesta di chiarimento avanzata da SIMM insieme a MSF, OISG, ASGI nell’incontro del 15 ottobre presso il Ministero dell’Interno. Si ribadisce la permanenza del divieto di segnalazione verso gli stranieri irregolari che si rechino presso le strutture sanitarie. Il pacchetto sicurezza infatti, nonostante l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno irregolare ha mantenuto in vigore il dispositivo previsto dall’art. 35 del TU in cui si vieta espressamente la segnalazione dei cosiddetti irregolari. Questa circolare mette fine a quei dubbi interpretativi che avevano già spinto 14 Regioni ed una Provincia Autonoma ad emanare note di chiarimento sul tema.

Scarica la circolare collegandoti al sito www.simmweb.it

giovedì 26 novembre 2009

“EQUITA’ NELL’ACCESSO AI SERVIZI SANITARI REGIONALI DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA: MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE DEI SERVIZI SANITARI”


In programma il prossimo 4 Dicembre 2009 (9.00-17.00) presso Villa Umbra, Pila – Perugia all’interno del quale verranno presentati i primi risultati del progetto di ricerca condotto dal PEHRG (Poverty and Equity in Health Research Group)dell’Università degli Studi di Perugia in collaborazione con la Regione Umbria, mirante a sviluppare strumenti di valutazione dellaperformance dei servizi sanitari in termini di equità nell’accesso da parte della popolazione immigrata a livello regionale e locale.

Il workshop, di cui si allega il programma di dettaglio, vuole essere altresì un’occasione di confronto e scambio di buone pratiche a livello regionale e nazionale riguardanti l’erogazione nonché il trattamento dei problemi di accesso e cura della popolazione immigrata. In tal senso, si collocano gli interventi in programma di Operatori ed Esperti provenienti da tutta Italia.

Veruska Subicini

Coordinatrice Scuola Regionale Sanità

Sezione autonoma Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica

Loc. Pila, 06132 Perugia

c.fisc. p.iva 02383360548

Phone +39 075-5159700

Fax +39 075-5159785

Mail veruska.subicini@villaumbra.org

Website www.villaumbra.org

lunedì 9 novembre 2009

Testimonianza della storia ed attività dei GrIS

ALTO ADIGE – SÜDTIROL (Anna Chissalè e Max Benedikter).
Localmente esiste la difficoltà culturale ad accettare il diverso anche solo tra le persone di madrelingua italiana e madrelingua tedesca. Dopo 3-4 riunioni si è stabilito che al GrIS si partecipa solo a titolo personale (anche le associazioni): per come è gestito l’Alto Adige garantisce autonomia dalle istituzioni (SVP – partito di raccolta tedesco - ha maggioranza assoluta). Ci sono stati saltuari attacchi politici poichè pochè la destra è largamente rappresentata (solo il 14% sono verdi e PD). Si è comunque organizzato il “noi non segnaliamo day” che ha avuto un ottimo impatto mediatico ed informativo. In sede vi è la “rete dei diritti dei senza voce”
costituita da persone immigrate e con contesto culturale di immigrazione che vogliono promuovere una visibilità positiva del fenomeno migratorio. Non c’è attualmente una normativa specifica, ma solo circolari. A Bolzano nessuno sa cos’è la SIMM. Si è aperto un canale con l’Assessorato alla Sanità, che ha dimostrato interesse a conoscere il GrIS e collaborare in futuro.
Portavoce: Anna Chissalè: gris.altoadige@simmweb.it

LAZIO (Margherita Sestieri).
E’ il primo GrIS attivato, dalla fine del 1995. Dall’esigenza di pochi è diventato una consolidata rete di esperienze e competenze con oltre 60 gruppi coinvolti formalmente e sostanzialmente rappresentati. Ha attivato tre gruppi di lavoro specifici sui Rom/Sinti, sui rifugiati e, da ultimo, sulla sanità pubblica. Attualmente sono rappresentate tutte le Aziende sanitarie e le più significative associazioni di volontariato e privato sociale con specifica esperienza. Si è notata nel tempo una esigenza maggiore di rete tra le strutture pubbliche che tra il volontariato (inizialmente tra i più motivati ed impegnati): probabilmente da leggere nella trasformazione degli attori sociali e del maggior protagonismo della cooperazione sociale spesso impegnata su specifici progetti (a tempo) e più attenti a problemi contingenti che a strategie a medio/lungo tempo (come sono le politiche sanitarie).
Da considerare che anche enti locali hanno fatto formale richiesta di partecipazione al GrIS con enorme facilitazione del far pervenire proposte e istanze nelle giuste sedi ed ottenere pronte risposte.
Portavoce: Filippo Gnolfo/Salvatore Geraci (facente funzione): gris.lazio@simmweb.it

EMILIA ROMAGNA (Chiara Bodini e Mauro Palazzi).
Il GrIS è stato avviato nel marzo 2009 su sollecitazione di Geraci in un territorio in cui c’è gran ricchezza di esperienze. Al momento la mailing list conta 150 iscritti, ma partecipano agli incontri circa 30 persone. Per il “noi non segnaliamo day” sono state organizzate diverse iniziative. Per quanto riguarda i rapporti con l’Assessorato, è stato coinvolto sia con la circolare ENI sia per quella sul divieto di segnalazione. Il privato sociale è rappresentato in maniera minoritaria, al momento.
Gli altri partecipanti, anche se dipendenti di servizi pubblici, sono motivati da un interesse “personale”, appartengono a realtà esistenti da molto e ben strutturate, ma mancano comunicazione e fattiva collaborazione istituzionale (tentazione di autoreferenzialità “da primi della classe”): per questo il GrIS potrebbe essere occasione di lavoro insieme e progettualità comune.
Riferimenti: Mauro Palazzi/Chiara Bodini: gris.emiliaromagna@simmweb.it

TRENTINO (Betty Cescatti).
Il GrIS Trentino si è costituito nel 2004 come Unità Operativa Territoriale della Società Italiana Medicina delle Migrazioni. Hanno aderito istituzioni pubbliche (Centro di Salute Mentale di Trento, Unità Operativa 1 di Psicologia Clinica, Servizio Attività Sociali del Comune di Trento),
cooperative del privato sociale, associazioni di immigrati, operatori di vari Servizi pubblici.
Incontri: mensili ogni 2° martedì del mese. Fin dall’inizio ha promosso attività di formazione congiunta per operatori socio-sanitari che si occupano della salute degli immigrati, tra cui Corsi per Operatori Sociali e Sanitari sulle problematiche dell’immigrazione, un Corso sulla Salute delle donne immigrate, un Corso rivolto agli Assistenti Sociali sulle problematiche dell’immigrazione con incarico ricevuto dal Dipartimento Provinciale Politiche Sociali e del Lavoro della Provincia.
Il GrIS, nella precedente legislatura, ha ottenuto l’istituzione di un Tavolo di Lavoro sugli immigrati, a cui partecipavano gli Assessorati alla Salute e alle Politiche sociali della Provincia e del Comune di Trento, e l’Azienda Sanitaria Provinciale.
Dopo il rinnovo della Giunta Provinciale (autunno 2008) ha aggiornato il Documento d’Intesa sulla Salute degli Immigrati e dei senza fissa dimora in Trentino con la condivisione
dell’Ordine dei Medici, del Collegio delle Ostetriche, del Collegio degli Infermieri Professionali, dell’Ordine degli Assistenti Sociali e degli Psicologi. Su questa base sta negoziando la riapertura del Tavolo di Lavoro. In collaborazione con gli Ordini Professionali ha inviato una lettera agli Assessori e al Presidente della Giunta Provinciale per chiedere la divulgazione del divieto di segnalazione all’interno delle strutture sanitarie. Per il momento non è stata ottenuta risposta .
Problema dei finanziamenti: a partire dal 13 luglio 2009 abbiamo costituito l’Associazione Gr.I.S. Trentino onlus per poter chiedere direttamente dei finanziamenti per attività formative. Possiamo così ricevere direttamente i finanziamenti dagli Enti pubblici, erogare gli ECM e autofinanziarci chiedendo di devolvere il 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi (dal 2010) e raccogliendo le quote dei soci iscritti (10 euro per i singoli e 20 euro per le associazioni).
Come criticità segnaliamo che la partecipazione è limitata agli operatori della città di Trento e non al resto della Provincia, la partecipazione degli immigrati è in genere relativamente scarsa (ad eccezione della Comunità Islamica e delle Associazioni di mediatori LC).
Portavoce: Betty Cescatti: gris.trentino@simmweb.it

FRIULI VENEZIA GIULIA (Guglielmo Pitzalis).
Il GrIS è nato dalla frequentazione dei suoi componenti alla SIMM ed al Master sull’immigrazione a Roma (MEMP) e dal lungo e articolato lavoro svolto negli anni scorsi con l'"osservatorio regionale per la salute dei migranti", che rischiava di andare disperso dopo l'abolizione della legge regionale sull'immigrazione conseguente all'insediamento della
nuova giunta regionale. In Regione tutta la sanità è pubblica; il privato- sociale è presente solo in campo assistenziale. Nella attività svolta in questi anni e nei programmi futuri resta importante il sostegno e il ruolo dei mediatori. Vi sono realtà diverse nelle varie provincie e in alcune sono attivi protocolli d'intesa fra enti locali e associazioni. C’è inoltre a livello regionale una "rete di cittadinanza" che raccoglie singoli e associazioni impegnati a contrastare le attuali politiche regionali contro l’immigrazione e a diffondere una cultura dei diritti e della inclusione. La tradizione di politiche sull’immigrazione è ricca, in parte vanificata dal nuovo assetto politico regionale. Si cercherà di ripartire “dal basso” (comunità locali, enti locali, provincia, aziende sanitarie) per costruire quella rete che fino a poco tempo fa era rete istituzionale e di
impegnarsi in attività di formazione e sensibilizzazione.
Portavoce: Guglielmo Pitzalis: gris.friuliveneziagiulia@simmweb.it

SICILIA (Simona La Placa).
L’idea di costituire la sezione regionale è stata sollecitata, nel 2005-2006, dal GrIS Lazio (Donatella D’Angelo e Maria Edoarda avevano fatto un giro per Palermo ed erano rimaste
colpite dal fatto che non si lavorasse in collaborazione). Fino allo scorso anno si facevano incontri itineranti, ma la regione è grande…
Per lo scambio di informazioni si utilizza la mailing list. A parte un ospedale di Palermo ed uno di Catania non ci sono state, al momento altre adesioni formali malgrado l’invio ai di una lettera ai Direttori generali di Aziende ed ospedali per chiederne l’adesione.
Partecipano volontariato e mediatori: c’è sempre gente diversa e spesso si perde tempo a presentarsi; si sono creati dei gruppi di lavoro e il vero slancio è arrivato con la campagna “noi non segnaliamo” alla quale hanno risposto in tanti (associazioni di volontariato, alcune Aziende, l’ordine dei medici…)
Riferimenti: Simona La Placa/Fortunato Miceli: gris.sicilia@simmweb.it

PIEMONTE (Luisa Mondo e Margherita Busso).
Costituito il 13 gennaio 2009 con base forte del gruppo di coordinamento dei centri ISI e i referenti dei medesimi, con forte presenza del privato sociale e dei mediatori.
Gli incontri avvengono nella sede dell’assessorato e, in seguito alla campagna “noi non segnaliamo” le adesioni sono in aumento. Si comunica tramite mailing list e vi sono 4 gruppi di lavoro (salute, lavoro, normativa, comunicazione).
Riferimenti: Luisa Mondo/Mauro Zaffaroni: gris.piemonte@simmweb.it

VENETO (Alessandra Cecchetto e Marco Baldini).
Nato nell’ottobre 2008 da soggetti ce hanno fatto il Master Memp a Roma. Ha mailing list con 100 contatti. Sono iscritte 7 persone e 3 strutture: sono rappresentate 5 province su 7.
La criticità è nel sovraccarico di lavoro dei soci storici, tanto da non aver la forza di agire con il “noi non segnaliamo day”. Inoltre, alcuni Direttori generali o sanitari non partecipano alle iniziative e per alcuni colleghi il tema salue ed immigrazione non è prioritaria.
Molte associazioni si occupano di immigrazione, ma non si sono, per adesso, unite al GrIS che di fatto ancora deve consolidare la propria identità.
Portavoce: Licia Scandamburlo: gris.veneto@simmweb.it

LOMBARDIA (Pierfranco Olivani).
Sono in 6 alla riunione romana ma il GrIS Lombardia ha ancora vita difficile. Il dr. Olivani narra le avventure di Formigonio di Bossico e Pierfranco il suturatore ….
In Lombardia se l’irregolare accede all’urgenza e va tutto bene, ma la medicina di base non esiste: gli ambulatori di base li fa solo il volontariato (soltanto a Brescia c’è un ambulatorio all’interno dell’università e qualcosa si muove all’ospedale San Paolo).
Il problema è che alla specialistica non accettano le ricette “bianche“.
Il GrIS si riunisce ogni 30-45 giorni con l’obiettivo di definire con la Regione le modalità per prescrivere esami diagnostici, visite specialistiche e farmaci (ottenere il ricettario rosso): in questo caso non essere singoli, ma GrIS dà forza nella contrattazione con la Regione (rappresentano 7 province).
Riferimenti: Pierfranco Olivani/Graziella Sacchetti: gris.lombardia@simmweb.it

SARDEGNA (Francesca Ena).
La nuova coordinatrice nel dubbio tra una comunicazione pessimista ed una ottimista opta per l’agrodolce: messi bene non sono, ma sono stati anche peggio. Da loro vi sono ampie differenze territoriale. Ed esempio si cerca di insegnare agli STP il rispetto della legge e dei diritti (non prescrivere un farmaco per un bimbo al cuginetto regolare…). I vantaggi del GrIS sono il rinforzo della rete e del senso di appartenenza, la visone globale della mappa della rete, la progettualità coordinata (con massimo rendimento delle risorse), il valore aggiunto nelle relazioni con le istituzioni malgrado la mancanza di referenti istituzionali ed il lavoro dentro le rispettiva ASL di appartenenza.
Portavoce: Francesca Ena: gris.sardegna@simmweb.it



sabato 7 novembre 2009

Elezioni della Consulta immigrati/e

Domenica 8 novembre 2009

L’associazione Donne Nissà propone una giornata di animazione interculturale presso la sede di seggio Centro Civico Europa – Novacella - Via Dalmazia 30

Programma:
Ore 10.00-12.00 Animazione per bambini con il mago Chilli
Ore 10.00-12.00 La Consulta Immigrati spiegata ai cittadini
Ore 15.00-16.30 Animazione per bambini con il mago Chilli
Ore 16.30-18.00 La Consulta Immigrati spiegata ai cittadini
Ore 18.00-21.00 Musica con
Cantina Roots e buffet interculturale

Vi aspettiamo!

Wahl des Gemeindebeirats der AusländerInnen

Sonntag, den. 8. November 2009

Die Vereinigung Nissà organisiert ein buntes Rahmenprogramm: nicht nur Animation für Erwachsene und Kinder sondern auch Infostände für alle BoznerInnen, die mehr über Gemeindebeirat der AusländerInnen erfahren möchten, werden auf dem Platz vor dem Cristallo Theater angeboten.

Programm:

10.00-12.00 Uhr – Animation für Kinder mit dem Zauber Chilli

10.00-12.00 Uhr – Infostand über den Gemeindebeirat der AusländerInnen

15.00-16.30 Uhr – Animation für Kinder mit dem Zauber Chilli
16.30-18.00 Uhr – Infostand über den Gemeindebeirat der AusländerInnen

18.00-21.00 Uhr – Musik mit Cantina Roots und ethnisches Buffet

Wir freuen uns auf Euer Kommen!

martedì 29 settembre 2009

Mercoledì 16 settembre 2009 a Roma incontro dei rappresentanti dei GrIS






Partecipanti alla riunione dei GrIS per "una rete di reti". Sono presenti rappresentanti dei GrIS Lazio, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna, Fiuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Alto Adige, Trentino, Lombardia; soci della Liguria (Glis), Toscana e Puglia.

lunedì 7 settembre 2009

Migranti. Il mare restituisce centinaia di corpi senza vita


di Alessandro Ambrosin ROMA - E' una cifra sconcertante quella diffusa dall'Osservatorio Fortress Europe, che si è basato sulle notizie riportate dalla stampa internazionale, sul numero dei corpi senza vita di migranti ripescati nel Canale di Sicilia e nel bacino Mediterraneo. Solo nel mese di agosto sarebbero almeno 104 le persone tra uomini, donne e bambini, che non ce l'hanno fatta durante la traversata della speranza, che per molti rappresentava l'unica via di fuga da situazioni inaccettabili per ogni essere umano.
Fame, guerra, carestie, condizioni disumane, sono i principali motivi che inducono la maggior parte di queste persone a mettersi in salvo su barche improvvisate dalle organizzazioni criminali, le quali una volta intascate la loro parcella abbandonano in balia delle onde il carico umano con conseguenze tragiche.
C'è chi tenta di resistere fino allo stremo delle forze pur di approdare in un paese libero, che garantisca loro un futuro migliore, ma spesso i sogni s'infrangono come onde nella tempesta e il mare inesorabilmente inghiottisce i più deboli senza pietà. Succede sempre così, e lo è stato anche recentemente per le 78 persone partite dalle coste libiche a bordo di un gommone, 73 delle quali sono state abbandonate prive di vita durante la disperata navigazione.

Solo cinque di loro ce l'hanno fatta, ma il loro destino non è certo quello che si aspettavano, perché per molti restano sempre dei clandestini, scomodi intrusi. Il racconto della loro vicenda non è stata creduta, anzi il governo italiano ha addirittura accusato esplicitamente i tre uomini e le due donne, unici superstiti soccorsi alla deriva in condizioni pietose a bordo del loro gommone dalla Guardia Costiera, di mentire con l'unico scopo di essere accettati in Italia. Una posizione sconcertante.

Eppure a volte succede che il mare con la stessa brutalità che ha inghiottito i corpi li trasporti per miglia con la complicità delle correnti per poi farli riaffiorare nello specchio del mare come sagome ormai irriconoscibili. Da maggio fino a poche settimane fa i corpi recuperati nel Canale di Sicilia sarebbero stati 1.216. Un numero estremamente preoccupante considerando che lo scorso anno le vittime ripescate in mare erano state complessivamente 1.214.
Questo dato impressionante significa che i viaggi della speranza, come spesso vengono chiamati da chi conosce i luoghi di provenienza di questi disperati, si sono incrementati notevolmente. E con loro sono aumentati soprattutto le stragi del mare. Le tante persone vittime del loro ultimo desiderio che non è il frutto di una tragica fatalità, è troppo spesso il risultato del cinico egoismo della legge degli uomini che tradotto in parole significa: respingere a oltranza lo straniero. Uomini e donne fuggono dal proprio paese e spesso attraversano il deserto per giungere nelle coste libiche da dove s'imbarcheranno per altri lidi. Così inizia il calvario e l'unica cosa certa è che nessuno di loro conosce esattamente quando tutto questo potrà finire. E c'è chi addirittura il mare non lo riesce neppure a vedere. In agosto 9 rifugiati somali sono stati uccisi dalle autorità libiche nel campo di detenzione vicino a Bengasi, durante gli scontri in seguito ad un tentativo di fuga in massa dal lager libico. La Libia smentisce la notizia, ma ormai le prove dell'esistenza di veri e propri campi di detenzione per i migranti si fa sempre più strada.

Impossibile non interrogarsi con sdegno sul perché i valori unici ed essenziali come il diritto alla vita e all'asilo politico, il rispetto della dignità umana continuino ad essere calpestati con una facilità estrema. Non sembrano essere più degli elementi che tormentano la coscienza dei governi e interessino più di tanto l'opinione pubblica. Anche stanotte forse il mare ci porterà ancora dei corpi senza vita, uomini e donne che sognavano nient'altro che un mondo migliore, corpi che per i ricchi paesi diventano una triste statistica.

da www.dazebao.org

sabato 29 agosto 2009

il gruppo "Ethnocounselling" si scioglie


Giovedì 27 Agosto 2009 è stato deciso all'unanimità il scioglimento del gruppo "Ethnocounselling" dopo 6 anni di attivitá.
Il gruppo si é diviso in parte per lo sviluppo di interessi diversi tra i componenti.

Il Centro Fanon-Balint risponderá però anche in futuro alle richieste da parte di
persone migranti o enti pubblici. Potendosi vantare di membri come psicologi, psicoterapeuti,
medici, sociologi, antropologi e pedagogisti, d'ora in poi riuscirá a soddisfare richieste
in modo più individuale ed indipendente da vincoli metodologici e progettuali.

leggi la storia dell'Ethnocounselling qui.

lunedì 3 agosto 2009

Dall'8 agosto 2009 entra in vigore la Legge 94/2009

Il DIVIETO DI SEGNALAZIONE rimane legge!

Dall'8 agosto 2009 entra in vigore la Legge 94/2009,

chiamata anche DDL "Sicurezza", che lascia intatto l'articolo 35

comma 5 del D Lgs. 286/1998 che disciplina il

"DIVIETO DI SEGNALAZIONE" per gli stranieri privi di permesso

di soggiorno che ricevono cure sanitarie.

Nel medesimo provvedimento legislativo, tuttavia, viene introdotto

il reato penale contravvenzionale di ingresso e soggiorno illegale

nel territorio dello Stato dello straniero, punito con l'ammenda da 5mila

a 10mila euro (art. 10 bis del testo unico sull'immigrazione).

V'è il rischio di un'interpretazione non univoca della normativa

in quanto l'introduzione del reato di immigrazione irregolare e gli obblighi

di denuncia che da esso discendono per i pubblici ufficiali e gli incaricati di

pubblici servizi possono apparire in contraddizione con il

DIVIETO DI SEGNALAZIONE prevista dal citato comma 5 dell'articolo 35.

Per tale ragione, MSF, ASGI, SIMM e OISG auspicano l'approvazione

di disposizioni che garantiscano la piena applicazione del

DIVIETO DI SEGNALAZIONE, essendo palese che non sussiste alcuna

facoltà di denuncia degli stranieri privi di permesso di soggiorno che

si rivolgano alle strutture sanitarie, salvo i casi in cui sia obbligatorio

il referto, a parità di condizioni con i cittadini italiani.

giovedì 2 luglio 2009

Novità sul Pacchetto Sicurezza 2 luglio 2009

2 luglio 2009. Approvato il ddl conosciuto come “Pacchetto sicurezza”. Ieri il Senato ha approvato, con voto di fiducia, due dei tre articoli del ddl sicurezza (A.S. 733-B). Nella seduta di stamattina e' stato approvato anche il terzo articolo e pochi minuti fa il Senato con 157 si (Pdl e Lega), 124 no (Pd, Idv, Udc) e 3 astenuti, ha approvato il ddl nel suo complesso.
Ecco alcuni dei punti piu' gravi contenuti, in materia di immigrazione, nel ddl come evidenziati da Sergio Briguglio:
1) Introduzione del reato di ingresso e/o soggiorno illegale (ndr: essendo reato perseguibile d’ufficio obbliga i pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio alla denuncia qualora ne vengano a conoscenza – art 361 e 362 cp. Per la sanità riteniamo che prevalga il divieto di segnalazione contenuto nella norma non abrogata del D.ivo 286/98 - art. 35, comma 5 –, ma ciò lascia ancora estrema discrezionalità ed incertezza di corretta applicazione).
2) Obbligo di dimostrazione della regolarita' del soggiorno ai fini dell'accesso ai servizi (con esclusione di sanita' e scuola dell'obbligo) e ai fini del perfezionamento degli atti di stato civile (matrimonio, registrazione della nascita, riconoscimento del figlio naturale, registrazione della morte).
3) Obbligo di dimostrazione della regolarita' del soggiorno per la celebrazione del matrimonio in Italia.
4) Obbligo di certificazione (da parte del Comune) dell'idoneita' abitativa dell'alloggio ai fini del ricongiungimento. 5) Introduzione del permesso a punti ("accordo di integrazione").
6) Condizionamento del rilascio del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo al superamento di una prova di conoscenza della lingua italiana.
7) Introduzione di un contributo (da determinare) tra 80 e 200 euro per ogni rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno.
8) Condizionamento della conversione del permesso dei minori non accompagnati, al compimento della maggiore eta', alla maturazione di un soggiorno pregresso triennale.
9) Estensione da sei mesi a due anni del periodo di residenza in Italia richiesto ai fini dell'acquisto della cittadinanza per matrimonio.
10) Abolizione del regime di silenzio-assenso ai fini del rilascio di nulla-osta per il ricongiungimento.
11) Legalizzazione delle ronde.

Ecco alcuni documenti utili: SIMM

martedì 30 giugno 2009

IL CASO Pordenone, centinaia in piazza per salvare l'ambulatorio Stp


Oltre cinquecento persone da tutto il Friuli Venezia Giulia sono scese in piazza il 4 giugno a Pordenone per manifestare contro l’annunciata chiusura dell’ambulatorio per gli immigrati con tessera STP (straniero temporaneamente presente). L’obiettivo è rispondere alla decisione dei dirigenti dell’Azienda sanitaria e dell’Ospedale civile di Pordenone che, in seguito alle pesanti pressioni della Lega Nord, hanno dichiarato la chiusura dell’ambulatorio per gli irregolari appena il ddl sicurezza sarà legge, con l’introduzione del reato di clandestinità

Leggete tutto l'articolo
di Elisa Cozzarini
su Metropoli qui


domenica 28 giugno 2009

Integration in Südtirol: Protokoll zum Symposium in Bozen (Abteilung Arbeit) 21. Mai 2009, 9:00 – 13:00 Uhr







Themenbereiche

Diskussionswürdigkeit

Koordination & Vernetzung

25

Info Bevölkerung & Migrant/inn/en

23

Rechte/Landesgesetz

20

Fördermaßnahmen & Ressourcen

18

Orte der Begegnung

13

Weiterbildung des Personals

9

Partizipation

6



Zur Diskussion: Koordination & Vernetzung

Nach der Kaffeepause wird beschlossen, die Diskussion zum Thema „Koordination und Vernetzung“ zu führen, welches in der Gruppe den größten Diskussionsbedarf hervor gerufen hat (siehe Tabelle). Vor Beginn der Diskussion wird von mehreren Seiten noch einmal darauf verwiesen, wie wichtig die Arbeit der interkulturellen Mediator/inn/en sei, dass ihre Arbeitsbedingungen in Südtirol jedoch äußerst prekär seien und eine Regelung durch bessere und einheitliche Arbeitsverträge und -bedingungen immer noch ausstehe. Die fortlaufenden Bestrebungen für eine einheitliche Reglementierung der Qualifikationskriterien und Richtlinien für die Ausübung dieses Berufes reiche nicht aus, um die Kontinuität und Qualität dieser für den Integrationsprozess grundlegenden Tätigkeit sicherzustellen. Dringend erforderlich sei darüber hinaus die Verbesserung und Vereinheitlichung der Beschäftigungsbedingungen bzw. Arbeitsverträge für jene interkulturellen Mediator/inn/en, die diese Kriterien erfüllen.

Differenziert verläuft auch die Auseinandersetzung mit dem Thema „Koordination und Vernetzung“: Die Verbesserung der Koordination und Vernetzung zwischen Institutionen, die in Südtirol mit dem Bereich Migration und Integration befasst sind, stelle für die zukünftige Integrationspolitik in Südtirol ein wichtiges Ziel dar. Eine Koordinationsstelle für Integration könne zur besseren Abstimmung der Ausrichtung der öffentlichen Dienstleistungen (Arbeit, Bildung, Soziales, Gesundheit, Wohnen etc.) beitragen. In diesem Zusammenhang wird darauf verwiesen, dass jede Abteilung für sich die Zuständigkeit für Integration in ihrem Bereich beansprucht und sich nicht gerne nach den Wünschen einer anderen Abteilung richtet. Eine Koordinationsstelle müsste daher von den anderen Abteilungen als solche anerkannt sowie von der Politik mit Macht und Ressourcen ausgestattet werden, um diese Rolle wahrnehmen und ausüben zu können.

Aufgeworfen wird auch die Frage der Abstimmung und Koordination zwischen öffentlichen und privaten Einrichtungen. Bei der Entwicklung integrativer Maßnahmen sei es wichtig, dass alle mit dieser Materie befassten Abteilungen und privaten Akteure an den Entscheidungsprozessen teilhaben. Dabei sei darauf zu achten, dass auch Migrant/inn/en ­– und insbesondere Vereine von und für Migrant/inn/en – als aktive Mitglieder dieses Prozesses miteinbezogen werden.

Darüber hinaus sei zu bedenken, dass viele sinnvolle Maßnahmen ohne einen entsprechenden Rückhalt in der Bevölkerung nur schwer umzusetzen seien. Als flankierende Maßnahme zu den Aktivitäten, die sich aus den Koordinations- und Vernetzungsinitiativen ergeben, empfiehlt sich daher eine professionell geplante, breitenwirksame Informationskampagne.

Auszug des Protokolls: Für Moderation und Ergebnisprotokoll verantwortlich: Dr. Vincenzo Bua und Dr. Mag. Pier Paolo Pasqualoni (Institut für Erziehungswissenschaft, Universität Innsbruck)