La chiusura degli ambulatori per gli immigrati irregolari e' una decisione 'da prendere a livello locale. Quello che e' essenziale e' che tutti gli ammalati potenziali, in un modo o nell'altro, devono essere curati dal nostro servizio sanitario'.
Parola del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che cosi', ieri, a Trieste, e' intervenuto nella polemica che da mesi divampa in Friuli Venezia Giulia sull'assistenza agli immigrati non in regola.
'Io - ha aggiunto Fazio - non credo che la decisione di chiudere gli ambulatori per i clandestini vada a inficiare' la possibilita' di accesso alle cure da parte di tutti. 'Credo che sia solo una modalita' di gestione'.
L'intervento di Fazio, invece di spegnere la polemica, l'ha riaccesa perche' al ministro ha subito replicato l'europarlamentare Debora Serracchiani, segretaria del Pd in Friuli Venezia Giulia. 'E' grave liquidare una questione di diritti fondamentali e di salute pubblica con una formula burocratica. Ci sono casi in cui si dovrebbero anteporre le responsabilita' sociali e istituzionali alle appartenenze e alle alleanze politiche, soprattutto quando sono in gioco vite umane'.
Quella di oggi e' solo l'ultima puntata di una polemica scoppiata nei mesi scorsi dopo l'indicazione data dall'assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, al direttore dell'Ass 6 Friuli Occidentale, di proseguire nei servizi erogati negli ambulatori per gli immigrati non in regola.
L'assessore e' stato subito contestato dalla Lega Nord, alleata nella Giunta di Centrodestra del Friuli Venezia Giulia, che, con una mozione del suo capogruppo in Consiglio regionale, Danilo Narduzzi, ha chiesto alla Giunta regionale di disporre la chiusura degli ambulatori per gli immigrati irregolari e ha abbandonato il tavolo di maggioranza sul nuovo Piano socio-sanitario quando Kosic ha ricordato che 'ci sono norme del Parlamento che siamo tenuti a rispettare'.
La Lega ha anche chiesto alle cinque Procure della regione di verificare eventuali profili penali nella condotta di coloro che forniscono le prestazioni mediche agli immigrati.
Un punto di mediazione nella maggioranza e' stato raggiunto nei giorni scorsi con l'assessore Kosic pronto 'a sottoscrivere atti d'indirizzo' ma 'non aspetti tecnico-gestionali' sugli ambulatori per gli immigrati irregolari. In attesa del parere dell'Avvocatura regionale, il documento d'indirizzo dovrebbe definire dei 'paletti' per far si' che gli ambulatori non diventino - come sostiene la Lega - delle corsie preferenziali nell'accesso al servizio sanitario.
Parola del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che cosi', ieri, a Trieste, e' intervenuto nella polemica che da mesi divampa in Friuli Venezia Giulia sull'assistenza agli immigrati non in regola.
'Io - ha aggiunto Fazio - non credo che la decisione di chiudere gli ambulatori per i clandestini vada a inficiare' la possibilita' di accesso alle cure da parte di tutti. 'Credo che sia solo una modalita' di gestione'.
L'intervento di Fazio, invece di spegnere la polemica, l'ha riaccesa perche' al ministro ha subito replicato l'europarlamentare Debora Serracchiani, segretaria del Pd in Friuli Venezia Giulia. 'E' grave liquidare una questione di diritti fondamentali e di salute pubblica con una formula burocratica. Ci sono casi in cui si dovrebbero anteporre le responsabilita' sociali e istituzionali alle appartenenze e alle alleanze politiche, soprattutto quando sono in gioco vite umane'.
Quella di oggi e' solo l'ultima puntata di una polemica scoppiata nei mesi scorsi dopo l'indicazione data dall'assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, al direttore dell'Ass 6 Friuli Occidentale, di proseguire nei servizi erogati negli ambulatori per gli immigrati non in regola.
L'assessore e' stato subito contestato dalla Lega Nord, alleata nella Giunta di Centrodestra del Friuli Venezia Giulia, che, con una mozione del suo capogruppo in Consiglio regionale, Danilo Narduzzi, ha chiesto alla Giunta regionale di disporre la chiusura degli ambulatori per gli immigrati irregolari e ha abbandonato il tavolo di maggioranza sul nuovo Piano socio-sanitario quando Kosic ha ricordato che 'ci sono norme del Parlamento che siamo tenuti a rispettare'.
La Lega ha anche chiesto alle cinque Procure della regione di verificare eventuali profili penali nella condotta di coloro che forniscono le prestazioni mediche agli immigrati.
Un punto di mediazione nella maggioranza e' stato raggiunto nei giorni scorsi con l'assessore Kosic pronto 'a sottoscrivere atti d'indirizzo' ma 'non aspetti tecnico-gestionali' sugli ambulatori per gli immigrati irregolari. In attesa del parere dell'Avvocatura regionale, il documento d'indirizzo dovrebbe definire dei 'paletti' per far si' che gli ambulatori non diventino - come sostiene la Lega - delle corsie preferenziali nell'accesso al servizio sanitario.
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