domenica 21 dicembre 2008

NATALE 2008 WEIHNACHTEN

WIR WÜNSCHEN ALLEN ERHOLSAME WEIHNACHTSFEIERTAGE UND EINEN GUTEN BEGINN 2009.

AUGURIAMO A TUTTI UN NATALE FELICE E UN BUON INIZIO 2009.

Centro Fanon-Balint Zentrum

mercoledì 17 dicembre 2008

MEDICINA E MIGRAZIONE

Presentazione e discusione del dossier di Africa e Mediterraneo dedicato a questi temi

Giovedì 18 dicembre 2008 dalle ore 15:30 alle 17:30, a San Lazzaro di Savena (BO)
(c/o la Mediateca, in via Caselle 22)

Il dossier di Africa e Mediterraneo ha raccolto l'esperienza e la testimonianza di chi ogni giorno si impegna nell'assistenza sanitaria agli immigrati in Italia e non solo, per dipingere un quadro della situazione, in modo da offrire una base di partenza per un ripensamento e coinvolgimento delle strutture esistenti, nello sforzo di dare risposte concrete alle esigenze di una società sempre più plurale.
I contributi raccolti in questo numero vanno dall'analisi del rapporto fra disuguaglianze sociali e sofferenza alle riflessioni per un'elaborazione culturale dell'esperienza della malattia, dall'antropologia medica e del corpo all'etnopsichiatria, passando attraverso esperienze internazionali di erogazione di servizi socio-sanitari.

Presenteranno il dossier:

  • Marco Macciantelli, sindaco di San Lazzaro di Savena;
  • Sandra Federici, direttrice di Africa e Mediterraneo;
  • Rabih Chattat, Professore associato di Psicologia Clinica presso l'Università di Bologna e Responsabile Ricerca e Aggiornamento presso il Sokos, Centro per l'assistenza a emarginati e immigrati.

Ad animare il dibattito intorno all'argomento saranno presenti gli autori di alcuni articoli della rivista: Paolo Ballarin, Silvia Festi, Giovanna Dallari, Pirchia Shildkraut, Marco Minarelli, Tatiana Di Federico.
Parteciperanno inoltre membri del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna e rappresentanti dell'Azienda USL di Bologna.


Maggiori info sono QUI

domenica 7 dicembre 2008

Ethno-counselling: pratiche di ascolto in un tempo interculturale.


Vi annunciamo che membri dell'equipe di Ethnocounselling il 10 dicembre 2008 ed il 14 e 28 gennaio 2009 si recheranno a Trento come parte di una formazione interculturale organizzata dalla cooperativa "Villa S. Ignazio":

Il tema é lo scambio tra culture e pensieri diversi in una logica di ascolto e di accoglienza della conflittualità che l’elemento della diversità culturale porta con sé. Il percorso è rivolto a operatori sociali e a professionisti interessati che vogliano approfondire la loro conoscenza nell’ambito di un approccio interculturale.

Sono previste:

  • sezioni di lavoro frontale con docenti esperti del tema della migrazione dal punto di vista clinico, sanitario, giuridico, antropologico-culturale e filosofico che metteranno in luce le differenze di pensiero disciplinare sulle quali il gruppo dei partecipanti si troverà a discutere, accompagnato dall’équipe di coordinamento;
  • sezioni laboratoriali dove i partecipanti potranno portare e analizzare situazioni della loro quotidianità professionale secondo l’approccio dell’Ethno-counselling, accompagnati dal gruppo di Ethno-couselling di Bolzano.

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a Carlotta Scaramuzzi: tel. 0461-236010 – carlottascaramuzzi@vsi.it

Villa S.Ignazio
Cooperativa di solidarietà Sociale - ONLUS
Via alle Laste, 22 - 38100 TRENTO
tel. 0461/238720
fax
. 0461/236353
www.coop.vsi.it

lunedì 1 dicembre 2008

Fortbildung „Immigration in Italien und Südtirol: Die Rolle der Sozialdienste in der Prävention“

Die Bezirksgemeinschaft Überetsch-Unterland bietet in Zusammenarbeit mit dem Verein Zentrum Fanon-Balint eine Fortbildung an, welche die Kompetenzen der Sozial- und Sanitätsdienste, sowie anderen Berufsbildern (bspw. Des Schulwesens) im Umgang mit Personen mit Migrationshintergrund stärken soll.

Da sich das Phänomen der Migration immer stärker auch hierzulande auf die alltägliche Arbeit in den Diensten auswirkt, erscheint dieser Schritt wichtig. Um jedoch eine praxisorientierte Fortbildung gewährleisten zu können wird die Teilnehmerzahl auf 36 Personen beschränkt.

Die kostenlose Fortbildung findet am 4. und 5. Dezember 2008 von 8.30h bis 15.30h im Sitzungssaal der Kindergartendirektion Neumarkt, Franz-Bonatti-Platz 2, 39044 Neumarkt statt.

Für das Sanitätspersonal wurde um ECM-Punkte angesucht.

Die Fortbildung wird im Rahmen eines Projektes es Ministeriums für Sozialwesen in Rom durchgeführt und ist somit kostenlos.

Die Fortbildung ist 2-sprachig und wird von Dr. Fernando Biague und Dr. Alexander Viehweider geleitet.


giovedì 20 novembre 2008

Fernando Biague - Il progetto migratorio: gli stranieri raccontano / Presentazione libro; Buchvorstellung

Il progetto migratorio: gli stranieri raccontano
L’analisi inizia con la narrazione di cinque storie di vita che ricostruiscono i motivi che hanno
spinto i protagonisti ad abbandonare i paesi di provenienza per trasferirsi a vivere in Italia dove
pensano e sperano di migliorare le loro condizioni di vita. Si tratta di storie di vita i cui progetti
migratori nascono e si evolvono all’interno di un’emigrazione programmata forzata (per motivi
socioeconomici) in contrapposizione all’emigrazione non programmata forzata (rifugiati politici,
profughi ambientali, ecc.). La riflessione sviluppata in questo volume ruota,
tra l’altro, intorno ad alcuni importanti interrogativi che sono:

• Di fronte alle difficoltà delle economie dei Paesi Sviluppati e, soprattutto, di fronte
all’inarrestabile fenomeno della delocalizzazione delle imprese, è ancora sostenibile l’idea secondo
cui l’espatrio per motivi di lavoro conduce al miglioramento della posizione s
ocioeconomica
come in passato?
• È giusto affermare che la categorizzazione sociale, il pregiudizio, sono costruzioni sociali intrinseche a tutti i gruppi umani? E se sì, quali conseguenze generano in un contesto multietnico,

in una società d’accoglienza?
• È sensato sostenere che gli immigrati rubano la ricchezza dei paesi ospitanti?


Fernando Biague
è psicologo e ricercatore.
Immigrato in Italia da oltre 20 anni,
si occupa di devianza,
dipendenza da droghe da parte di immigrati
e d’intercultura
svolgendo attività
di formazione e di ricerca.

MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2008
ORE 16.30, AULA A – 101 PRIMO PIANO
Università di Bolzano
Via Sernesi, 1
Bolzano

Der Migrationsplan: Ausländer erzählen
Das Werk beginnt mit der Erzählung von fünf Lebensgeschichten, die die Gründe aufzuzeigen
versuchen, aufgrund derer ihre Protagonisten ihr Heimatland verlassen haben, um mit der Hoffnung auf bessere Lebensbedingungen nach Italien zu ziehen. Es handelt sich dabei um Lebensgeschichten, in denen das Entstehen und die Entwicklung der Migrationspläne sowohl im
Rahmen einer geplanten erzwungenen Migration (aus sozio-ökonomischen Gründen) als auch einer nicht geplanten erzwungenen Migration (politische Flüchtlinge, Umweltflüchtlinge etc.) stattfinden. Die Überlegungen, denen im vorliegenden Werk nachgegangen wird, lassen sich unter anderem von folgenden Fragen leiten:

• Ist die These, dass Auswanderung aus Arbeitsgründen zu einer Verbesserung der sozio-ökonomischen Bedingungen führt angesichts der wirtschaftlichen Schwierigkeiten der Zielländer
und insbesondere der unaufhaltbaren Auslagerung von Betrieben weiterhin vertretbar, wie sie
es in der Vergangenheit war?
• Ist es berechtigt zu behaupten, dass die Bildung von sozialen Kategorien und damit von
Vorurteilen allen menschlichen Gruppierungen innewohnt? Und, wenn ja, welche Folgen hat
dies im multiethnischen Umfeld einer Einwanderungsgesellschaft?
• Ist die Behauptung, Einwanderer raubten den Reichtum der Zielländer, sinnvoll?


MITTWOCH, DEN 26. NOVEMBER 2008
UM 16.30 UHR, HÖRSAAL A-101 (1. STOCK)
Universität Bozen
Sernesi Straße 1
Bozen

martedì 11 novembre 2008

Conclusione del incontro GrIS del 04/11/2008

Come giá anticipato hanno partecipato al incontro piú di 20 persone - operatori socio-sanitari, amministrativi - da enti pubbliche (Azienda Sanitaria, Comune Bolzano, Provincia di Bolzano, Comunitá Comprensoriale Bassa Atesina, Consulta Immigrati, Ambulatorio STP) e da associazioni o cooperative private (Caritas Consulenza Profughi, C.Fanon-Balint, Agape, Volontarius, Arberia, Ethnocounselling, Frauen helfen Frauen, Hands, Familienberatung, Sindacato).

C'é chi era venuto per interesse lavorativo proprio, ma anche chi era mandato dal datore di lavoro. Qui qualche estratto del verbale del incontro:

Interesse comune:

Il numero di partecipanti e la vivacità degli interventi hanno dimostrato che gli operatori del settore socio-sanitario locale legato all’immigrazione hanno bisogno di un coordinamento delle attività per aumentare l’efficienza del servizio alla persona, per avere una piattaforma di passaggio di informazioni importanti e, eventualmente, dare una voce più forte e unitaria ai bisogni di questo settore.

Gli obiettivi di un tavolo di questo tipo non possono essere che di lavoro pratico e non di natura associazionistica.

Un tavolo paritario in cui tutti gli aderenti partecipano a eguale titolo e misura, come testimoniano le diverse esperienze di GrIS a livello nazionale

Conclusioni:

- Invitare anche associazioni, enti o cooperative non presenti questa volta

- Il Verbale verrá scritto ogni volta da un’altra associazione o persona facente parte del tavolo.

- I presenti al tavolo possono venire in forma “volontaria” cioè per interesse personale. Non è necessario una “rappresentanza” dell’associazione propria. Comunque sono benvenute le lettere di appoggio da parte delle associazioni interessate.


Prossima riunione Martedì 2 dicembre 2008 ore 17, Centro Culturale Masetti, Via Resia 27, Bolzano

- 2 Dicembre: Stesura degli obiettivi concreti e pratici del Tavolo GrIS

- 2 Dicembre: Discussione casi attuali / quale associazione è attiva e in che campo?

- 2 Dicembre: Chiarimento punti: Comune si/no?, Adesione Gris Trento si/no?

- 2 Dicembre: Leggi e norme in vigore dal 5 Novembre 2008


Intanto ringraziamo tutti che hanno partecipato e che parteciperanno.
Il GrIS di Trento come anche il Circolo Culturale Masetti-Ex Novo.


giovedì 6 novembre 2008

Successo del primo incontro GRIS

Il 4 novembre 2008 alle ore 17.00 si sono presentati ben 22 persone dalle varie enti (comune, provincia, sanitá, servizi sociali, comunitá comprensoriale, sindacato) e associazioni (Agape, Centro Fanon Balint, Ethnocounselling, Arberia, Volontarius etc.).

Tutti i presenti avevano in comune l'interesse e il sentore della necessitá di una coordinazione operativa tra enti pubblici e privati per garantire un servizio socio-sanitario migliore é piú efficiente del presente. Sarebbe anche l'opportunitá di dare voce ai tanti operatori lavorando quotidianamente con le persone in cerca di aiuto, ma trovandosi davanti a difficoltá e barriere sociali e legali.

un prossimo incontro strutturato ed operativo avrá luogo nel mese di dicembre presso il Circolo Culturale Masetti Ex-Novo, al quale a che questo punto vanno i nosro ringraziamenti per ospitarci gratuitamente nella loro sede.

Ringraziamo anche i rappresentanti del Gruppo Gris di Trento per averci "introdotto" nella metodologia.
Dettagli seguiranno nei prossimi giorni. Nel frattempo anche altre associazioni (p.e. Caritas-Odar) hanno dichiarato il loro interesse per l'iniziativa.

martedì 28 ottobre 2008

!!Ricordiamo a tutti gli interessati l'incontro del 4 Novembre!!

Tavola di coordinamento GRIS a Bolzano

Il centro Fanon-Balint intende promuovere il primo incontro per l'istauro di una tavola regolare di coordinamento sulle questioni dell'immigrazione ed il suo impatto psico-socio-sanitario, al quale possono partecipare tutte le persone interessate, anche coloro che non abbiano il diritto di rappresentanza ufficiale del proprio servizio. Si tratta pertanto di un tavolo paritario, volto ad includere tutti gli operatori del settore socio-sanitario. Vi invitiamo inoltre a proporre la partecipazione ad altre associazioni, che eventualmente non trovate rappresentate nella lista degli indirizzi mail. Il tavolo di coordinamento avrá luogo:

Martedí 04/11/2008 alle ore 16.45 nella sala riunioni del Circolo Culturale Masetti indirizzo: via Resia 27, 39100 Bolzano

giovedì 16 ottobre 2008

Allarme clandestinitá sanitaria

12 ottobre 2008.
Ancora una denuncia della SIMM sul rischio di creare una clandestinità sanitaria. Su La Stampa del 12 ottobre 2008, è stato pubblicato un ampio articolo che evidenzia la situazione attuale di ³paura diffusa² dell¹immigrato senza permesso di soggiorno che viene spinto fuori dal sistema di tutela sanitaria con un rischio individuale e collettivo. Una situazione evidenziata sia nel recente convegno "Qualità dei servizi sanitari in un contesto pluriculturale" (Reggio Emilia 9 e 10 ottobre 2008), sia dal Progetto "Passi e da Cittadinanza Attiva - Tribunale per i diritti del malato" di Nardò (Lecce) che hanno segnalato casi denunce nei confronti di cittadini stranieri non in regola a seguito di interventi sanitari.

info: www.simmweb.it

giovedì 9 ottobre 2008

Tavola di coordinamento GRIS a Bolzano

Il centro Fanon-Balint intende promuovere il primo incontro per l'istauro di una tavola regolare di coordinamento sulle questioni dell'immigrazione ed il suo impatto psico-socio-sanitario, al quale possono partecipare tutte le persone interessate, anche coloro che non abbiano il diritto di rappresentanza ufficiale del proprio servizio. Si tratta pertanto di un tavolo paritario, volto ad includere tutti gli operatori del settore socio-sanitario. Vi invitiamo inoltre a proporre la partecipazione ad altre associazioni, che eventualmente non trovate rappresentate nella lista degli indirizzi mail. Il tavolo di coordinamento avrá luogo:

Martedí 04/11/2008 alle ore 16.45 nella sala riunioni del Circolo Culturale Masetti indirizzo: via Resia 27, 39100 Bolzano

Nel settore socio-sanitario le paure e il senso d'inadeguatezza dell'utente migrante e dello stesso operatore socio-sanitario (psicologo, assistente sociale, medico, infermiera, ostetrica, ecc.) possono creare un mix di possibili e probabili fraintendimenti, che spesso si concludono con la stratificazione dei pregiudizi reciproci. Nonostante la consapevolezza di vivere una situazione di stallo, dove le stesse difficoltà operative e gli atteggiamenti difensivi della gente si ripetono, molti di noi hanno la sensazione che con alcuni aggiustamenti e regolari incontri costruttivi potremmo cambiare alcuni stereotipi ed essere di maggiore aiuto ai migranti in Alto Adige.
Durante il primo incontro vorremmo presentare una metodologia di rete che ci permetta di sfruttare il nostro potenziale propositivo e la nostra esperienza per disegnare, a partire dal secondo incontro, procedure condivise. Pensiamo insieme come costruire una struttura nel sistema sociosanitario, che guidi il comune operatore sanitario e il migrante nell'integrazione a vantaggio di tutti.

TUTTI GLI INTERESSATI SONO INVITATI.
Gesundheit und Soziales: Zentrum Fanon Balint lädt zu Koordinierungstisch
Das Zentrum Fanon Balint möchte einen Koordinierungstisch zur Einwanderung ins Leben rufen, und lädt Mitarbeiter aus dem Sozial- und Gesundheitsbereich, von Vereinen, Gewerkschaften, öffentlichen und privaten Diensten zu einem ersten Treffen am 4. November in Bozen ein. Weil in Südtirol ein Gesetz zur Einwanderung fehlt, sei Netzarbeit umso wichtiger, sagt Oskar Giovanelli, der Präsident von Fanon Balint, dem Zentrum zu psycho-sozialen und medizinischen Fragen von Migranten in Bozen. Wenn ein Arzt etwa einen krebskranken Patienten hat, der ohne Aufenthaltsgenehmigung ist, braucht der Arzt rechtliche Informationen. Oder für Mitarbeiterinnen im Frauenhaus ist es wichtig die psychologische Beratung Ethnocounselling zu kennen. Beim ersten Treffen wird das Trientner Netzwerk zur Einwanderung und Gesundheit GRIS vorgestellt. Es findet in Bozen, Reschenstraße 27, um 16.45 Uhr statt.
(Birgit Seeber, Socialnews)

ALLE INTERESSIERTEN SIND EINGELADEN.

domenica 28 settembre 2008

Corso Base di Medicina delle Migrazioni (XVI edizione)

Fondazione Idente di Studi e Ricerca
Caritas Diocesana di Roma
con il patrocinio della
Società Italiana di Medicina delle Migrazioni

22 - 24 ottobre 2008
FONDAZIONE IDENTE DI STUDI E DI RICERCA
Roma - Via Aurelia, 773

Medicina delle Migrazioni

Circa il 6% della popolazione nel nostro Paese è
composta da cittadini stranieri, immigrati in Italia
essenzialmente per motivi di lavoro e per
ricongiungimento familiare. Un fenomeno non
occasionale ed una presenza ormai stabile che
necessita di politiche che favoriscano percorsi di
progressiva integrazione e piena cittadinanza.
In ambito sanitario, seppur con una normativa
lungimirante che favorisce la piena inclusione di
questa popolazione nei percorsi di tutela e di
promozione della salute, ancora esistono radicati
pregiudizi, presunzioni infondate reciproche, ostacoli
ingiustificati che, congiuntamente a problematiche
comunicative e culturali, rendono difficile e spesso
inefficace l'accesso e la fruizione dei servizi.
Questo Corso, coordinato da operatori con esperienza
pluriennale nel campo della sanità delle migrazioni, è
indirizzato a medici, personale infermieristico,
assistenti sociali, operatori sociosanitari e altre figure
professionali interessate a migliorare le loro
conoscenze nella medicina delle migrazioni. È un
Corso base, di primo livello, per condividere alcune
acquisizioni indispensabili per ridurre barriere
conoscitive, relazionali, organizzative e favorire un
reale esercizio del diritto alla salute per tutti.
Vuole essere anche un'occasione d'incontro tra diverse
realtà ed esperienze, per cercare di condividere
sollecitazioni ed approfondimenti, per pianificare un
cammino d'integrazione anche in campo sanitario
senza pregiudizi e semplificazioni.

ARGOMENTI DEL CORSO BASE MdM 2008
Gli ambiti di approfondimento sono essenzialmente quattro:
• la definizione di uno scenario socio-demografico sulla
presenza degli stranieri in Italia;
• l'aggiornamento sul profilo di salute degli immigrati in
Italia, sui fattori di rischio e sulle aree critiche;
• l'analisi della normativa nazionale e regionale per
l'accesso ai servizi sanitari;
• l'approfondimento degli aspetti relazionali come chiave
d'accesso a culture diverse dalla nostra.
È prevista una sessione di lavori di gruppo ed una tavola
rotonda per condividere le esperienze dei partecipanti
nell'ambito della medicina delle migrazioni e
l'individuazione di percorsi organizzativi adeguati.
Uno sguardo ai futuri scenari demografici, psicologici e
sanitari, concluderà il Corso.

Orario delle lezioni:
mercoledì 10-18; giovedì 9-17; venerdì 9-13



I docenti del Corso 2008 sono:
• Salvatore Geraci, direttore del Corso, da quasi 22 anni
impegnato in questo specifico campo, è responsabile dell'Area
sanitaria Caritas di Roma; presidente della Società Italiana di
Medicina delle Migrazioni ed è membro di vari “tavoli”
istituzionali su "Immigrazione e salute".
• Marco Mazzetti, psichiatra e pediatra, psicoterapeuta; esperto
nel settore formazione degli operatori sanitari; responsabile del
servizio di psichiatria transculturale dell'Area sanitaria della
Caritas romana; autore di saggi e libri su diversi argomenti della
medicina delle migrazioni, ha una vasta esperienza professionale
nei paesi in via di sviluppo.
• Maurizio Marceca, professore associato in igiene e medicina
preventiva; ha partecipato, come esperto del Ministro della sanità,
alla stesura degli articoli sull'assistenza sanitaria dell'attuale legge
sull'immigrazione; è autore di svariati saggi ed articoli sul tema.
• Bianca Maisano, medico internista, direttore sanitario del
Poliambulatorio della Caritas di Roma; come missionaria secolare
scalabriniana ha una significativa esperienza di progettazione e
cooperazione sanitaria in America Latina e da anni è impegnata,
insieme ad una equipè, nella formazione dei giovani in ambito
migratorio internazionale.
• Gonzalo Castro Cedeno, laureato in filosofia, fa parte dello
staff di direzione dell'Area sanitaria Caritas, di cui è responsabile
del Centro documentazione; è tesoriere della Società Italiana di
Medicina delle Migrazioni.

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA
Area Sanitaria Caritas:
dr. Gonzalo Castro Cedeno 06.445.47.91; fax 06.445.70.95
e-mail: g.castrocedeno@areasanitaria.it
Via Marsala, 103 00185 Roma.

venerdì 19 settembre 2008

Workshop @ Horizonte 2008

Identità Sociale e la società globale

Gruppo target: Interessati del gruppo linguistici tedesco e italiano


Analizzando l’osservazione di C.Lévi-Strauss in Razza e storia e altri studi di antropologia possiamo ribadire che il vero contributo delle culture alla storia dell’uomo non consiste nella lista delle loro invenzioni, ma nello “scarto differenziale” che esse presentano tra di loro. Si può dire, allora, che la “civiltà mondiale” non può essere altro che la cooperazione, su scala planetaria, di culture ognuna delle quali sappia però preservare la propria originalità (Etnoterapia e Culture, IMAGO, c 2005, p.13).


Il gruppo di lavoro proverà a riflettere insieme su questa tematica a partire da esperienze dirette (simulazioni, giochi di ruolo, ….) proposte e accompagnate dai conduttori. Per questo scopo si divideranno due “gruppi culturali” tra i partecipanti. Verranno analizzati i concetti di cultura e intercultura per affrontare il fenomeno della migrazione secondo un’ottica che pensa a tale processo in termini mentali ancor prima che spaziali.


Appartenenza culturale, identità sociale, autostima, pregiudizi e paura dell’altro sono tutti inseparabilmente legati. Perché e come questi fattori sono collegati tra di loro e come questo determina la nostra società sará soggetto di questo workshop.


Il workshop verrá eseguito da dott.ssa Sandra Brambilla e Dr. Oskar Giovanelli









Der Workshop wird von dott.ssa Sandra Brambilla und Dr. Oskar Giovanelli durchgeführt.


Soziale Identität und die globale Gesellschaft


Zielgruppe: Interessierte der deutschen und italienischen Sprachgruppe


Wenn wir auf C. Lèvi-Strauss’ Bemerkung in seinem Werk Race et histoire (Rasse und Geschichte) Bezug nehmen, können wir sagen, dass der wahre Beitrag der Kulturen zur Geschichte des Menschen nicht in der Reihe ihrer Erfindungen besteht, sondern im „Differenzialausschluss“, den sie unter sich aufweisen. Somit kann die „Weltgesellschaft“ nichts anderes sein als die planetenweite Kooperation der Kulturen, von denen jedoch jede ihre Originalität zu erhalten versteht. (Etnoterapia e Culture, IMAGO, c 2005, p.13)


Diese Arbeitsgruppe wird versuchen gemeinsam über diese Thematik zu reflektieren. Ausgangspunkt sollen direkte Selbsterfahrungen (Simulation, Rollenspiel) sein, welche von den Leitern vorgeschlagen und begleitet werden. Zu diesem Zweck werden die Teilnehmer in zwei „Kulturgruppen“ aufgeteilt. Die Konzepte der Kultur und Interkulturalität werden analysiert um das Phänomen der Migration eher unter einem mentalen Gesichtspunkt, als unter einem geografischen zu überdenken.


Kulturelle Zugehörigkeit, Soziale Identität, Selbstwert, Vorurteile und Angst vor dem Anderen sind alle untrennbar verbunden. Warum und wie diese Faktoren untereinander verbunden sind und wie dies unsere Gesellschaft prägt ist Inhalt dieses Workshop.


giovedì 14 agosto 2008

Migration und Identität / Horizonte Bruneck 08

Migration und Identität - Herausforderungen der Regionen von morgen

26.-28. September 2008 - Schloss Bruneck

Aus der Vision heraus, einen Beitrag zur interdisziplinären Diskussionskultur in unserem Land zu leisten, sowie eine Plattform für einen generationenübergreifenden Dialog zu bieten, ist die Idee geboren, eine mehrtägige Veranstaltung zu etablieren, die offenes Gespräch, Austausch und Aufeinander-Eingehen möglich macht.

Die Horizonte Bruneck auf einen Punkt gebracht:
- Diskussion und Austausch
- Mehrsprachig
- Generationenübergreifend
- Interdisziplinär


Am 27. September 2008 werden einige Mitglieder von Zentrum Fanon-Balint den workshop
Soziale Identität und die globale Gesellschaft veranstalten.
Weiters wird ein Teil des Films "Neue Heimat - Migration in Südtirol" gezeigt.


Foto: Farida Heuck - Global Immigration Service


Migrazione e Identità - Sfida Futura Per Le Regioni

Settembre 26-28, 2008 - Castel Brunico

Al fine di contribuire e sostenere, all’interno della nostra provincia, una sorta di dialogo interdisciplinare, è nata l’idea di organizzare un convegno di più giornate che si focalizzi principalmente sul dialogo, la condivisione e lo scambio.
L’evento si propone di affrontare i temi proposti da un punto di vista interdisciplinare nel tentativo di dare una risposta ai numerosi quesiti che, inevitabilmente, saranno destinati ad emergere a livello regionale, nazionale ed europeo. Uno degli aspetti che dovrebbe caratterizzare questa manifestazione consiste poi nell’incontro e nello scambio sia del sapere teorico che delle esperienze pratiche fra le generazioni di ieri e di oggi.
Saranno queste ultime infatti che, in un futuro non lontano, dovranno prendere in mano le redini della società, facendo tesoro delle preziose esperienze che le generazioni precedenti hanno saputo trasmettere loro.
Per noi è altresì importante stabilire una stretta relazione con il territorio, non dimenticando però il contesto sovraregionale, europeo e globale nel quale le problematiche che trattiamo sono inserite. La nostra manifestazione intende dare la possibilità ai giovani di intrattenere relazioni più strette con eminenti personalità nei loro rispettivi campi, favorendo così la loro attiva partecipazione e lo scambio di opinioni. Lo stesso nome che abbiamo dato alla manifestazione è portatore simbolico di questa finalità: Horizonte Bruneck/Orizzonti Brunico 2007.

Per dare un carattere a questi Orizzonti, ci serviamo di alcune parole chiave per definire meglio queste nostre giornate che sono allo stesso tempo di discussione, riflessione e creazione di stimoli per nuovi approcci. Gli Orizzonti:
- sono una piattaforma di discusssione e scambio
- sono all’insegna del plurilinguismo
- connettono più generazioni
- affrontano le tematiche in un’ ottica interdisciplinare
- sono al di sopra di interessi di parte o partitici
- si svolgono in atmosfera informale e in un ambiente “intimo” (Castel Brunico)

Il 27 settembre 2008 alcuni membri del Centro Fanon-Balint guideranno il workshop
Identitá Sociale e societá globale.

martedì 5 agosto 2008

Adressenwechsel / Cambio indirizzo ambulatorio STP

Vi informiamo che a partire da LUNEDÌ 4 AGOSTO 2008 l'Ambulatorio STP
verrà trasferito alla stanza 0.130 situata vicino alla sala gessi del
Pronto Soccorso (tratto viola piano 0).
Giorni ed orario di apertura rimarranno invariati, così come
l'indirizzo di posta elettronica.
Cambia invece il recapito telefonico. Risponderemo durante l'orario di
apertura al numero 0417/908083.
Appena disponibili manderemo i volantini aggiornati.


Wir informieren, dass AB MONTAG 4TER AUGUST die Stp-Ambulanz ins
Zimmer nr. 0.130 neben dem Gipsraum der Ersten Hilfe (violetter
Bereich) verlegt wird.
Sowohl die Öffnungszeiten, als auch die Öffnungsdauer und Mailadresse
bleiben unverändert.
Ab sofort erreichen Sie uns an der Telephonnummer 0471/908083. Wir
erinnern, dass nur während der Öffnungszeit Telefongespräche
entgegengenommen werden können.
Sobald möglich, werden wir Ihnen die Info-Flyer zusenden.

Cordiali saluti. Freundlich grüßen


Anna Chissalè
Verantwortliche Krankenpflegerin
Infermiera di riferimento

Dr. Maximilian Benedikter
Verantwortlicher Arzt
Medico di riferimento

Ambulatorio STP/STP-Ambulanz

domenica 27 luglio 2008

Lettera aperta della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni

Roma, 16 giugno 2008









Lettera aperta:
immigrati irregolari e clandestini e diritto all’assistenza sanitaria.


In questi giorni ci giungono diversi quesiti sulle nuove norme sulla sicurezza e diritti
sanitari e segnalazioni circa la difficoltà di accesso all’assistenza sanitaria da parte degli
immigrati irregolari e clandestini. La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni è
un network scientifico che dal 1990 si occupa dei temi legati all’assistenza sanitaria ed
alla salute degli immigrati presenti in Italia e che collega molte delle realtà del privato
sociale, del volontariato e del pubblico che si interessano di tale problematica
(attualmente circa 620 soci e 7 coordinamenti territoriali ed oltre un centinaio di strutture
di riferimento pubbliche e del volontariato laico e confessionale), ed in base a questa
vasta esperienza vogliamo precisare alcune cose e fare delle considerazioni nel merito.


L’Italia nei riguardi della popolazione immigrata ha una normativa sanitaria
particolarmente illuminata, coerente con il mandato costituzionale (art. 32) e con un
sistema sanitario di tipo universalistico ed equo (almeno sulla carta ma spesso anche
nella prassi). Dal 1998, con il Testo Unico sull’immigrazione (D.L.ivo 286/98) si è stabilita
la possibilità di accesso ai servizi sanitari in una ottica estremamente inclusiva: quasi la
totalità (94%) degli stranieri con regolare permesso di soggiorno hanno il
diritto/dovere di iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (a parità di condizioni con i
cittadini italiani) ed una parte ne ha facoltà attraverso una iscrizione volontaria (4%).
Coloro che ne sono esclusi (turisti, uomini d’affari con soggiorni brevi, ...) devono avere
una assicurazione sanitaria privata, avendo comunque sempre garantiti gli interventi
d’urgenza.

Anche gli immigrati irregolari e clandestini hanno il diritto ad essere assistiti e non
solo per l’urgenza ma anche per le cure essenziali (cioè quelle non gravi nell’immediato
ma che se trascurate possono portare a situazioni critiche direttamente ed
indirettamente), per interventi di prevenzione e di continuità assistenziale (in particolare
per donne, bambini e per coloro con malattie infettive), attraverso il codice STP
(Straniero Temporaneamente Presente). “L’accesso alle strutture sanitarie (sia
ospedaliere, sia territoriali) da parte dello straniero non in regola con le norme sul
soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi
in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”
(comma 5, art. 35 D.L.ivo 286/98). Quest’ultima norma, tuttora pienamente in vigore,
è presente nell’ordinamento italiano già dal 1995, attraverso un decreto legge (D.L.
489/95, art.13 più volte reiterato) voluto ed approvato dal centro destra anche con i voti
della Lega. E questo perchè la “logica” della norma non è solo quella di “aiutare/curare
l’immigrato irregolare” (per altro deontologicamente assolutamente corretta!) ma in
particolare di tutelare la collettività: prevedere la denuncia contestuale alla prestazione
sanitaria, creerebbe una barriera insormontabile per l’accesso e spingerebbe ad una
“clandestinità sanitaria” pericolosa per l’individuo ma anche per la popolazione laddove
possano esserci malattie trasmissibili.

Ormai esiste una significativa documentazione sul tema compresa la posizione degli ordini
dei medici italiani, di alcune società scientifiche e dei ministri della sanità europei ... che
sottolineano l’indispensabilità di questa impostazione per garantire concretamente la
salute per tutti (è assolutamente intuitivo come il batterio, il virus o il parassita non faccia
distinzione di etnia, status giuridico o colore della pelle).

Vogliamo sottolineare come questo clima di enfasi della “sicurezza” e criminalizzazione
degli immigrati stia producendo danni per la salute degli immigrati stessi (tutte le
strutture in Italia che si occupano di assistenza sanitaria ad immigrati irregolari
denunciano una riduzione preoccupante degli accessi e non perchè siano diminuiti tali
stranieri ma per il clima di sospetto e paura creatosi con ripercussioni gravissime anche
sulla collettività: pensiamo alle badanti che non vengono a farsi curare o immigrati che
vanno a lavorare in condizioni precarie di salute, o che vivono in condizioni di promiscuità
con altri immigrati in regola o con italiani in condizione di fragilità sociale...). Per tali
ragioni, potremmo dire che il “pacchetto sicurezza”, pur non contenendo condizioni
ostative all’accesso ai servizi sanitari, per come è stato previsto, percepito e presentato,
di per sè è “patogeno” (causa di malattia/patologia) per gli immigrati e per la collettività.

Il Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni


venerdì 25 luglio 2008

X CONSENSUS CONFERENCE 2009

È stata finalmente stabilità la data della X CONSENSUS CONFERENCE sui temi
sanitari dell¹immigrazione.
Come di consueto si svolgerà in Sicilia (probabilmente a Trapani), da
giovedì 5 a sabato 7 febbraio 2009 (domenica 8 ­ gita sociale).
Subito dopo l'estate comunicheremo i temi, il programma di massima e le
indicazioni operative.


Per adesso un augurio di un sereno periodo di riposo.

Salvatore Geraci (Presidente SIMM - Societá Italiana di Medicina delle Migrazioni)

informazione da Anna Chissalè

sabato 12 luglio 2008

Provenienza utenza del ambulatorio STP

Dal 1 marzo 2007 al 1 marzo 2008 si sono rivolte all’ambulatorio 225 persone alle quali è stato rilasciato il codice STP. Le visite, comprese quelle di controllo, sono state 305.

I dati sull’utenza sono stati raccolti tramite il un software di archiviazione e consultazione tramite la compilazione di un apposita scheda di rilevazione epidemiologica elaborata nell’ambito del progetto OSI .
I numeri assoluti totali relativi ad alcune variabili non corrispondono al totale delle schede aperte perché non sempre queste vengono compilate completamente. Tuttavia la percentuale delle risposte registrate supera in ognuna delle variabili analizzate il 95%.


PAESE D’ORIGINE
Le persone che si sono rivolte all’ambulatorio STP provengono da 30 paesi diversi. I paesi maggiormente rappresentati sono Albania, Moldavia e Marocco, che da soli raggiungono il 50% dell’utenza. Sensibile è anche l’affluenza di persone da Afghanistan, India, Ucraina, Perù e Pakistan.
Compare ancora la Romania, pur essendo nel 2007 già appartenente all’Unione Europea, in quanto era possibile rilasciare il codice STP alle persone già in possesso prima del 31.12.2006.
I dati sono in parte in linea con quelli forniti dall’Istituto provinciale di statistica relativi al 2006 ai cittadini stranieri non comunitari regolarmente presenti in Alto Adige, che vedono tra i cittadini stranieri non comunitari provenire rispettivamente al primo e al secondo posto da Albania e Marocco.Anna Chissalé e Max Benedikter

lunedì 7 luglio 2008

Attivitá ed Orari d'apertura del Ambulatorio STP

L’ambulatorio si avvale della collaborazione di 6 infermieri e 10 medici, che hanno liberamente scelto di prestarvi il loro servizio.
Per quanto riguarda i medici, i turni sono svolti durante l'orario di servizio in accordo con il primario di riferimento e non devono superare 4 ore di attività mensile. Per quel che riguarda gli infermieri, i turni sono coperti in aggiunta al normale lavoro nelle proprie unità operative, per un massimo di 10 ore mensili e nel rispetto del contratto collettivo intercomparto.

Il team medico è attualmente così composto: dott. Domenik Gerstner, dott. Simon Frings, dott.ssa Laura Ciccariello e dott. Maximilian Benedikter (PS), dott. Stefano Sansone e dott.ssa Marzia Angelo (Medicina Interna II), dott.ssa Ulrike Prugg e dott.ssa Josefine Menapace (Dermatologia), dott. Claudio Vedovelli, dott.ssa Greta Spoldaore e dott.ssa Lathà Gandini (Malattie Infettive), dott. Norbert Pescosta (Ematologia). Nei 12 mesi di attività hanno inoltre prestato servizio il dott. Corrà (PS).
Gli infermieri che prestano servizio sono: Stefano Buono (Ematologia), Anna Chissalè (Riabilitazione Fisica), Veronika Obermair (Pronto Soccorso), Antonella Piazzon (Farmacia – Servizio TPN), Giulia Simonetti (Cardiologia), Nadia Palermo (Malattie Infettive). Nei 12 mesi di attività hanno inoltre prestato servizio Raffaella Bibone (SAR1), Ruth Amparo Arenas (Riabilitazione Fisica), Barbara Borsa (Malattie Infettive).

Medici ed infermieri collaborano nel tentativo di rispondere nel modo più adeguato ai bisogni di salute di persone con un background culturale altro, dove spesso gli aspetti sociali hanno una grande influenza sullo stato di salute.
L’obiettivo è quello di massimizzare la compliance non solo intesa come grado di conformità alle prescrizioni e raccomandazioni, bensì come aderenza e partecipazione attiva alle decisioni prese.
I medici eseguono prime visite e controlli e garantiscono l'accesso a prestazioni di primo livello.
Nell’attività infermieristica l’aspetto tecnico-operativo, comunemente percepito come prioritario soprattutto in ambito ospedaliero, ha un ruolo marginale. Prevalgono invece l’aspetto relazionale e educativo.
L’infermiere si fa carico dell’accoglienza (identificazione delle domande di salute, anamnesi sociale, ricostruzione dei percorsi terapeutici, definizione dello stato giuridico), cerca di garantire la continuità all’interno del servizio stesso e con servizi (centro di diabetologia, distretti socio-sanitari etc), associazioni ed enti sul territorio (consultori, centro di prima accoglienza Cartitas etc.), e dell’educazione sanitaria e terapeutica, nonché della predisposizione della modulistica per il rilascio del codice STP.


L'ambulatorio é situato nei poliambulatori dell'ospedale di Bolzano Lorenz Böhler, alla stanza numero ?(sottoposto a cambiamenti)?, esclusivamente durante i seguenti orari d'apertura:


Lunedì, Mercoledí e Venerdì dalle 14.30 alle 16.30


A cura di Anna Chissalè e Max Benedikter


sabato 28 giugno 2008

AMBULATORIO STP (Stranieri Temporaneamente Presenti)

A febbraio 2004 è stata fondata l’associazione Fanon-Balint per facilitare la creazione di un ambulatorio di medicina di primo livello a favore di stranieri non in regola con i documenti di soggiorno (dizione ufficiale: STP – stranieri temporaneamente presenti) operante sul territorio della Azienda Sanitaria di Bolzano. L’ambulatorio, operativo dal giugno 2004, ha garantito con l’impegno di infermieri e medici volontari (ospedalieri e medici di base) non solo l’assistenza sanitaria continuativa a persone che fino ad allora in Alto Adige ne erano sprovviste, ma ha fornito nell’arco di 2 anni e mezzo un’analisi qualitativa e quantitativa del fenomeno della clandestinità sanitaria.



Istituzione del servizio


L'ambulatorio STP dell'azienda è stato istituito per dare una risposta ai bisogni di salute degli stranieri temporaneamente presenti sul territorio, altrimenti detti stranieri non in regola con le norme di soggiorno (clandestini ed irregolari). Il servizio ha garantito a partire dal 1 marzo 2007 l'assistenza sanitaria di primo livello agli STP nel rispetto della norme e leggi vigenti (articolo 32 della Costituzione; articolo 34 e 35 del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero legge n. 286 del 18.08.1998 ed articolo 42 e ss. D.P.R. 31 agosto 199, n. 394, nonché circ. Ministero Sanità 24 marzo 2000, n. 5, parere giuridico dell’Avvocatura della Provincia; parere positivo del Comitato Provinciale per la Programmazione Sanitaria del 20.10.2006), avvalendosi dell'esperienza e del modello organizzativo del progetto pilota Fanon-Balint. In termini di afflusso d'utenza le previsioni sono in linea con i dati esposti durante la riunione del comitato di piano dell'ottobre 2006, che diede parere positivo alla istituzione di un servizio STP aziendale. Si consideri che il fenomeno di clandestinità a Bolzano (e in Alto Adige) è presente, ma stabile come numero. Rispetto ad altre realtà metropolitane italiane (Milano, Roma, Torino) o regionali (Veneto, Lombardia) la presenza di stranieri irregolari è significativamente più contenuta.


Razionale del servizio


Studiando il processo politico e legislativo degli ultimi 25 anni in Italia si comprende quale sia stata la volontà del legislatore nel definire la normativa attuale che regola l’accesso ai servizi sanitari degli immigrati.

In primo luogo l’inclusione. Grazie a questa normativa, l’86% degli immigrati con regolare permesso di soggiorno ha il diritto dovere di iscrizione al SSN e quindi ha gli stessi diritti e gli stessi doveri dei cittadini italiani. Il 10% ha la facoltà di iscrizione al servizio sanitario nazionale, cioè può iscriversi volontariamente, ma comunque deve avere una copertura assistenziale (p.e. studenti). Possiamo pertanto affermare che il 96% degli immigrati extracomunitari in Italia ha il diritto all’assistenza sanitaria a parità di condizione con i cittadini italiani. L’altro aspetto importante della volontà politica è quello di intercettare il bisogno e la domanda di salute di tutti i cittadini stranieri, anche e soprattutto di quelli che vivono più ai margini del sistema sociale. Questo implica una riduzione dei costi grazie all’utilizzo percorsi sanitari appropriati, diminuendo, per esempio, gli accessi impropri al pronto soccorso. Permette inoltre il controllo sanitario di questa fascia di popolazione, che vive in stretto contatto con il resto delle comunità straniere sul territorio, prevenendo problemi di salute pubblica che metterebbe a rischio anche la popolazione autoctona. Infine, si garantisce il diritto alla salute così come sancito dalle convenzioni internazionali e dalla costituzione italiana - “la salute è un diritto dell'individuo” e non del cittadino.


A cura di Anna Chissalè e Max Benedikter