venerdì 28 marzo 2008

La prevenzione primaria all’uso di droghe tra gli immigrati ed interventi di counselling a favore di tossicodipendenti stranieri


Dal 2008-2010 il Centro Fanon-Balint segue il progetto sopraccitato per il Ministero per gli Affari Sociali di Roma. Si tratta di un progetto pilota che mira in primo piano alla prevenzione dell'abuso di sostanze e alcol tra i giovani immigrati. Ci si concentra inoltre nell'offrire consulenza a chi soffre di un problema di dipendenza e/o ai famigliari.

Per persone con carta in regola, il nostro servizio prevede anche un'agevolazione nei contatti con i servizi pubblici specializzati (SerT, Hands).
Il servizio é rivolto anche a immigrati senza documenti in regola.

Sono previste inoltre collaborazioni con i Centri Giovani, Ass. Immigrati, Scuole, Forum Prevenzione, ecc. Vedi anche il post del 25 Aprile 2008.

Per ora, chiunque fosse interessato si puó rivolgere a fanon.balint@gmail.com o al numero 3318345225.




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come intervenire se la droga e l'alcool sono parte della cultura di origine del migrante? Come applicare qui l'inter- cultura?

Centro Fanon-Balint ha detto...

Gentile Beatrice.
Droghe e alcol, ossia stati di alterazione, fanno parte di ogni cultura del mondo (anche della nostra). Le droghe in quasi tutte le culture hanno anche una origine ed uno scopo culturale.
Il problema non si pone sulla droga stessa, ma su abuso e dipendenza di essa.
La ragione per la quale certi migranti (specialmente in situazione clandestina) cadono in una dipendenza o perdono il controllo sull'uso della sostanza sono in parte diversi dalle ragioni di cittadini integrati.

Per questo ci vuole anche un altro approcio nella gestione della consulenza e/o terapia, ossia un approcio interculturale che (ri)conosce la cultura d'origine, le credenze/i valori ad essa legati e la situazione migratoria.

Anonimo ha detto...

La tua risposta (che none hai) mi convince solo in parte, perché: - cosa significa "scopo e origine culturale delle droghe"; - in questo "scopo e origne culturale delle droghe" è compreso l'abuso, quindi: come spiegare e con quale "diritto" che in Occidente l'abuso è uguale al loro concetto di uso? Come far loro comprendere la nostra lotta contro la droga ancor prima che contro l'abuso?

Centro Fanon-Balint ha detto...

Ciao Beatrice.
Chiamami "Fog". "scopo e origine culturale delle droghe" vuol dire che fa parte della razza umana cercare un sentimento di "alterazione" (hai presente i bambini che si girano attorno per provocare le vertigini?), ma ogni cultura ha trovato il suo modo per seguire questo richiamo interno. Gli sciamani lo fanno per "incontrare e parlare con i dei" (Peyote/Tribù indiane in America), per altre culture invece aveva uno scopo più pratico (foglie di coca/Latinoamerica). è chiaro che "L'abuso" era compreso nei rituali, ma hanno/avevano una storia culturale.
Dipendenze invece si sviluppano (tra l'altro) quando manca la conoscenza e interiorizzazione della cultura legata alla sostanza.
In altre parole: Persone che vengono da una cultura dove l'alcol non viene consumato sono più a rischio a cadere in una dipendenza d'alcol.

Riguardo la tua ultima domanda volevo chiederti chi intendi con "loro" e "nostra lotta".